mercoledì 24 giugno 2020

PANCAKE ALL'ACQUA - ALIMENTAZIONE SANA

Ciao a tutti! Eccoci con una nuova ricetta 😋
Ottima colazione o spuntino light ma buonissimo.




INGREDIENTI
150gr farina
50gr zucchero
1 pizzico di sale
Mezza bustina di lievito per dolci
200ml di acqua
2 cucchiaini di olio di semi

PROCEDIMENTO
Uniamo tutti i componenti secchi nella nostra ciotola e, mescolando, uniamo a filo i componenti liquidi. Uniamo i composti, sempre dal basso verso l'alto, per incorporare aria. Il composto avrà delle bollicine sulla superficie.
Prendiamo una pentola antiaderente e passiamo un pezzo di carta con un po' di olio.
Iniziamo a formare dei dischi con il nostro impasto e cuociamo un paio di minuti per lato. Ci rendiamo conto che possiamo girare il pancake quando si saranno formate le bollicine tipiche sulla superficie durante la cottura.
Per renderli golosi, possiamo accompagnarli con 30 gr di cioccolato fondente da sciogliere sopra al pancake oppure yogurt magro e fragole 😋❤️
Alla prossima ricetta, simona ❤️

martedì 9 giugno 2020

L'altra faccia del Covid. I pensieri di Patty....

#oggiparlaPatty



Sembra quasi strano parlare di positività al tempo del Covid19 dove paura, incertezza, dubbio, sfiducia ed altro ancora hanno preso il sopravvento.
Tanto è che ancora oggi c' è tanta gente che ancora non esce di casa per paura di qualsiasi cosa.
Dal momento che anche il culto religioso  non ha potuto dare  rifugio spirituale ai  fedeli si puó immaginare il disorientamento totale che ognuno di noi ha sofferto.
 Il mio ricordo va alle  strade vuote che nel percorrerle mi incutevano paura ignota.
L' unica alternativa positiva per tutto il periodo Covid19  era rifugiarsi in casa tra gli affetti dei propri cari.
È proprio in quel periodo che voglio portarvi.

Il senso ed i  valori della famiglia, dell'unione, della fratellanza e dell'aiutarsi a vicenda hanno trovato sfogo in tutta la bellezza del nostro animo in contrapposizione alla paura ed al terrore.
Esattamente la consapevolezza del  vivere esclusivamente  nel qui ed ora nel dubbio di un domani incerto .
Vivere l 'istante come se fosse stato l'ultimo momento.

Questo  ha reso possibile che ogni componente della famiglia servisse all'altro in maniera spontanea.
Ed allora è cominciata ad emergere la voglia di fare e sperimentare il nostro impegno nel realizzare piccoli pranzetti etc etc....
 Ed è arrivato il momento di preparare le pizze fatte  in casa  in tutti i modi possibili.
Il tempo non passava mai e allora si è passato alla  lievitazione naturale della pizza almeno di 24 ore come se fosse stato un rito o una tradizione,  del resto avevamo tanto e  tutto il tempo a disposizione.
Effettivamente non sapevamo cosa fare!!!
Per non parlare poi del momento di mangiare e gustare i nostri pregiatissimi piatti...
Che grande soddisfazione quando nel mangiarli tutti  insieme si sono riscoperte nuove ambizioni e tendenze!!!
Tutto molto sorprendentemente bello.
Ecco ad un certo punto ci siamo ritrovati tutti in casa e nessuno aveva impegni anzi tutto era superfluo solo i valori per cui vivere veramente hanno dato senso alla nostra vita. Ecco cosa ci ha insegnato il covid 19:
Il rispetto per la natura e le cose.

Patty

sabato 6 giugno 2020

MERLUZZO MARINATO CON IMPANATURA AL LIMONE - ALIMENTAZIONE SANA

Ciao a tutti! Eccoci con una nuova ricetta 🎉
MERLUZZO MARINATO CON IMPANATURA AL LIMONE

 

INGREDIENTI x 2 persone
300gr di merluzzo
3-4 foglie di pianta di limone
2 cucchiai di olio d'oliva
2 cucchiai di pan grattato
Spezie come erba cipollina, prezzemolo, timo e rosmarino
Sale q. B.
2 limoni
4 foglie di pianta di limone

PROCEDIMENTO
Disponiamo la nostra placca da forno con carta forno e su di essa poggiamo le foglie di limone.

Intanto procediamo con la marinatura del merluzzo con 1 limone spremuto e tagliato a pezzi, 1 cucchiaio di olio e sale. Lasciamo marinare per circa 30 min in frigo ed intanto prepariamo l'impanatura. 
In una bacinella mescoliamo tutte le spezie tritate finemente, succo di 1 limone, sale, 1 cucchiaio di olio e pan grattato.
Ora che abbiamo tutto pronto, possiamo procedere disponendo i filetti di merluzzo sulle foglie della pianta di limone e, poggiando sopra i filetti, la nostra impanatura.  Se è poca Aggiungiamo altro pan grattato.
Cuociamo in forno ventilato per 15/20min a 180°C.
Alla prossima ricetta, simona ❤️


mercoledì 3 giugno 2020

SuperMamme,lavoro e tempo libero. Cosa è davvero importante.

#mammeHulk
#oggiparlaAngela



"E pensare che solo 3 mesi fa ero alle prese con dei ritmi no stop per conciliare famiglia, casa, lavoro.
Abbiamo creato il nido per la nostra famiglia qui in città, pur avendo tutti i parenti molto lontani (il più vicino è a 200 km da casa) e nella vita di tutti i giorni, anche nelle piccole cose quotidiane, la differenza si sente.
Dall’alba del lunedì mattina e per tutta la settimana, era una corsa su tutto e più si cercava di battere l’ultimo secondo, più tuo figlio percepiva questa ansia e chiedeva “con i suoi segnali” il rispetto dei suoi tempi.

Già si sentiva questo senso di disagio quando si svegliava all’alba: effettivamente noi adulti lo facciamo per il dovere di andare a lavoro, ma un bimbo di 3 anni perché è obbligato ad entrare nel sistema di questi ritmi serrati?

*Eh ma tutti lo fanno*…
Si capisco…
Ma perché se da quando è nato facevo tanto per addormentarlo e non ci si azzardava a far rumore non sia mai si svegliasse!
“Dai, svegliamolo sono le 7:00 faremo tardi!
Poi sicuramente non si vorrà alzare,  non si vorrà vestire, fare pipì, prendere il latte, fare l’aerosol, non ti dimenticare l’antistaminico e per le 7:45 dobbiamo uscire.

Perché un bimbo dovrebbe capire che è tardi, che tu hai fretta…Perché?

E se quel giorno proprio non gli andava? Voleva dormire ancora un po’?
O semplicemente desiderava star vicino alla sua mamma senza far nulla?

Spesso vivevo la scena di trovarmi sul ciglio della porta per salutarlo e correre a lavoro e lui: “No mamma, oggi mi accompagni tu e non papà?” “Amore, mamma deve correre a lavoro così la direttrice mi darà i soldini per comprare da mangiare, i vestiti, i giochini”
"Mamma, voglio a te, io piango se non ci sei, io le cose non le voglio, non prendere i soldini”.
Comunque così iniziavano tutte le mattine ed ogni lunedì, martedì, mercoledì ecc si aspettava il week end che ci risparmiava tutto questo.
Senza contare i giorni che non stava bene tra un virus e l’altro.
Il week end era diventato l’attesa di un sogno per poter ricaricare le energie e recuperare l’arretrato della settimana per poi ricominciare.
Noi mamme ci sentiamo delle superwoman davanti ai nostri figli, troviamo una forza dentro di noi inspiegabile e sfideremo tutta la schiera dei supereroi di Marvel per proteggerli sempre e renderli felici.
Ma noi donne come stiamo veramente?
C’è tutto il tempo per la casa, per il lavoro, per i figli, per il marito e quanto tempo dedichiamo a noi stesse?
Ci mettiamo sempre al secondo posto rispetto a tutte le altre cose e quel posto diventa l’ultimo, senza dare la giusta importanza al fatto che se crolliamo noi donne crolla tutta la famiglia.
Se stiamo meglio e siamo felici noi donne, trasciniamo nello star bene tutta la famiglia.
Spesso i nostri piccoli sono insofferenti, per me non sono capricci, anche solo perché assorbono la tensione che ci sta intorno o il solo malessere della mamma.
Spesso mi sentivo intrappolata in questa routine, mi mancava anche scambiare una parola di persona con una mamma, un fratello, un nonno per un saluto, o solo uno sguardo, o solo passare da casa per far due passi con il nipotino.
Mi mancavano cose banali che poi cosi banali in fondo non lo sono per niente, una domenica a pranzo dai nonni è un evento che si ripete una volta dopo diversi mesi, quando da bambina invece non c’era domenica che non fosse a pranzo dai nonni con la mitica pasta fatta in casa.

La mia boccata d’aria, il mio momento per me stessa, per il mio corpo e soprattutto la mia mente, era la lezione di pilates in associazione. Devo ammettere che anche lì si batteva l’ultimo minuto ed ogni altra circostanza del momento mi faceva subito dire: “Vabbè non fa niente, non vado” (sempre perché anche l’ultima stupidaggine viene prima di noi). Invece, quello che aveva capito che era più importante di tante altre cose era proprio mio marito, aveva compreso che mi sentivo insostituibile e spesso era lui ad insistere perché non ci rinunciassi.

Un’ora per liberare la mente e dimenticarti di tutto (dei panni, della cena, della pratica a lavoro, della tosse di tuo figlio);
Un’ora per riascoltare il tuo corpo e sentirti meglio.
Un’ora da passare tra donne che in modi diversi vivono le tue stesse gioie ed i tuoi stessi disagi; un’ora per scambiarsi uno sguardo di conforto.
Un “Ti capisco” che spesso dice molto più di 1000 parole.
Un’ora che chi ha vissuto un po’ più di te, comprende quegli occhi stanchi o spenti e ti strappa una risata!
Semplicemente un’ora di libertà ed anche se sei su un tappetino, tu ti senti su una nuvola con il cielo sereno, nonostante fuori hai attraversato una tempesta!