domenica 27 ottobre 2019

L'arte del portare in fascia.Intervista a Federica Cinelli







#mammaHulkintervistaFedericaCinelli
#articolo58.0




Uno dei miei primi articoli fu sull'importanza del portare in fascia i propri cuccioli.
A distanza di tempo in associazione è nato uno spazio dedicato al babywearing.
Così ho deciso di intervistare Federica,l nostra consulente babywearing per condividere con voi la sua missione e la nuova realtà che abbiamo portato all'interno di Salute e Benessere.
“Federica di cosa ti occupi?”
"Io sono una psicologa e da Giugno sono consulente del portare.
Da quando sono diventata mamma è nata in me una vera e propria passione per il babywearing ed ho deciso di studiare ed insegnarla ad altre mamme.Per guidare i genitori nella scoperta di quest'arte."
“Perché?”
“Mi ha sempre appassionata, guardando le mamme Africane portare i propri cuccioli.
La nostra cultura considera questa pratica come un qualcosa di non appartenente a noi.
Io sono sempre rimasta affascinata da quei bimbi tranquilli e beati sulle loro mamme.
Quindi ho sempre pensato che anche io un giorno avrei portato in fascia il mio bimbo/a.
E così è stato."
"E sei diventata mamma..."
"Si.
Prima di nascere come madre non avevo realizzato quanto fossero importanti  le prime cure del neonato e l'impatto che potessero avere sull'intero arco di vita dell'individuo. Diventare mamma ha rappresentato per me una vera rinascita traducendosi in una nuova realtà,non solo personale ma anche lavorativa. Per questo ho deciso di dedicarmi alla promozione del benessere in questa delicata fase,divulgando informazioni e promuovendo buone pratiche genitoriali basate sul contatto, sul rispetto e sull'ascolto del bambino e dei loro bisogni!"
“Perché è importante portare in fascia i nostri bambini?”
“Portare i bambini è pratico,sicuramente,ma,oltre alla praticità,si risponde ad uno dei loro bisogni primari, ossia quello del contatto.
Il bambino quando viene al mondo ha sicuramente la necessità di essere nutrito ma,prima di tutto, ha bisogno del contatto con la mamma e, grazie al babywearing,si accompagna il bambino gradualmente verso la conoscenza del mondo esterno.
Gli si garantisce la così detta base sicura che gli consentirà di esplorare il mondo una volta cresciuto.”
"Cosa fai nei tuoi corsi?”
“Faccio sia consulenze individuali ale mamme ed ai papà che mi contattano."
“Insegni anche le legature ai papà?”
“Si.Certo!
Ed alcuni sono anche bravi! Anche se sono più amanti dei marsupi!
Tengo molto al discorso papà e babywearing perché l'utilizzo della fascia permette al papà di avvicinarsi ancor di più al bambino.
Durante la gravidanza il rapporto papà/bambino è sempre veicolato dalla mamma,dal pancione.
Una volta nato, l'utilizzo della fascia,consente a papà canguro di avere quel rapporto diretto con il suo bambino e gli permette di vivere quelle sensazioni che viveva la mamma con il pancione.
La fascia,dunque,come strumento che facilita il buon instaurarsi del legame papà-bambino.”
"Ritornando ai tuoi corsi..."
"Si. Faccio sia consulenze individuali che di gruppo.
In queste ultime insegno una legatura a più mamme o più mamme e papà contemporaneamente.
Mentre nelle consulenze individuali,valuto cosa necessita la coppia ed,in base a questo aspetto,associato alle caratteristiche del bambino,scegliamo la legatura appropriata.
"Perché ci sono tanti tipi di legature e tanti tipologia di fasce. Ad esempio?"
"Si.
Le fasce crescono insieme ai nostri piccoli.
Quando il bimbo è neonato è opportuno utilizzare la fascia elastica,ed è anche consigliata per i bambini prematuri.Regge un peso massimo di 6/7 Kg anche se spesso sulle confezioni è riportato di più.
Per un buon portare si consiglia di non utilizzarla con bimbi che siano eccessivamente pesanti e,solitamente,viene consigliata un unico tipo di legatura.
Un altro supporto che si può utilizzare sin dalla nascita è la Fascia rigida.
Questa,al contrario della prima,si può utilizzare fino a che il bambino vuole essere portato. In base alla crescita ed al peso del bambino corrisponde una specifica legatura.
Anche se,in realtà, si può utilizzare la fascia sin dalla gravidanza,perché esistono anche le legature del pancione."
"Ossi?"
Chiedo io sbalordita!
"Si. Ci sono delle legature che si fanno in intorno ai 7/8 mesi di gravidanza che consentono di reggere il peso del pancione.
Ha un duplice beneficio.
Da un punto di vista fisiologico apporta un maggiore sostegno alla schiena.
Dall'altra consente ad una mamma alle prime armi di prendere dimestichezza con questo supporto."
"Come si porta in fascia un bambino?"
"Si parte dalla legatura pancia a pancia dove il messaggio che si trasmette al bambino è  'io ti proteggo'.
Poi si passa il cucciolo sul fianco.
In questa fase la  mamma inizia a mostrare il mondo al bambino,insieme si guarda verso la stessa direzione.
Infine la schiena,è il passaggio del 'io ti do fiducia'.
E si puó portare in fascia fino a che il bambino lo desidera poiché esistono diversi tipi di legatura anche in questo caso che danno maggiore sostegno.
"Quali sono i benefici del portare?"
“Sotto l'aspetto fisiologico si trae beneficio perché ogni bimbo prima o poi vorrà stare in braccio.
Quindi utilizzare lo strumento appropriato evita l'insorgere di problemi posturali dovuti al portare il proprio figlio in braccio senza supporti adeguati.
In secondo luogo oltre alla praticità ed allinstaurare un buon contatto mamma/bimbo,papà/bimbo,di cui parlavo prima,il portare in fascia ha degli effetti positivi sul pianto.
I bambini portati in fascia piangono meno perché già si risponde ad uno dei primi bisogni del bambino,quello del contatto ed anche perché i genitori che portano in fascia imparano a riconoscere subito i segnali di allarme.
Ed ancora,il portare in fascia ha degli effetti positivi nella prevenzione delle colichette perché lo stare pancia a pancia aiuta.
Il baby wearing è magico."
Con me e Federica cè Luisa,un'amica che ha partorito da 5 mesi una splendida bambina di nome Barbara, che ammalia con lo sguardo.
Le ho chiesto di rimanere con noi per dare una sua testimonianza.
"Luisa,tutti questi benefici li trai realmente?"
"Portare per me nasce prima di tutto da un'esigenza.
Quando ho partorito mi hanno regalato un marsupio commerciale, poi sono venuta a conoscenza di questo incontro sulla fascia e mi ha incuriosita.
Sono venuta a vedere Federica cosa ci avrebbe proposto.
Tutto quello che ha detto è vero!
Una cosa che mi ha attirata molto è il rispetto fisiologico della postura del bambino cosa che molti marsupi effettivamente non rispettano. Pur spacciandosi per ergonomici,non lo sono.
Alla fine ho acquistato una fascia elastica per iniziare e,per fare la consulenza con Federica, acquistai anche una fascia rigida.
Cè una differenza enorme,è molto più bella a me piace molto di piú,mentre, quella elastica, è molto più semplice da legare.
Nel portare in fascia mia figlia noto che si crea una maggiore affinità tra di noi e poi è vero che da sollievo per le coliche ed,un'altra cosa fantastica è che  è soporifera!"
"Si chiama effetto sleepy dust" interviene Federica ridendo.
"Quando la vedo che inizia a lamentarsi- continua Luisa- ci guardiamo e le dico che la sto per mettere in fascia e lei mi risponde con i suoi versetti e sorrisini,quasi capisse che di lì a poco si va in braccio a mamma.
Così la metto nella fascia ed in due minuti si addormenta.
Se è nervosa si calma,e poi sorride”
La piccola Barbara sghignazza e ci fa dei sorrisoni,sa che stiamo parlando di lei.
"Quindi io mi trovo benissimo.
Notando tutti questi benefici ho continuato. Viene proprio la voglia di vedere tutte le legature,mi incuriosisce.
Viene anche la voglia di acquistare ottomila fasce di tutte le fantasie e colori possibii ed immaginabili data la bellezza!
La fascia è bella! È proprio bella da vedere!
In ogni caso, acquisterò anche il marsupio per mio marito perché,come diceva Federica, è più pratico per loro.
Anche se io sono pronfascia
Può risultare  scocciante all'inizio ma dopo due tre volte,il tempo di prendere la mano e si prende il vizio!
Crea dipendenza!
A volte studio con Barbara sul mio petto,se vedo che piange mi alzo e facciamo una passeggiata insieme.
Per me la fascia è abbraccio e l'abbraccio è quello che calma.
È avvolgere i due corpi in un unico battito."
Ed è vero.
Io porto Noah in fascia da quando è nato.
Ho seguito così quasi tutto il corso di "canto postnatale" ed erano continue emozioni.
La mia pelle a contatto con la sua guanciotta,i nostri cuori che formavano un unico cuore.
La tetta a sua disposizione 🤣
Adesso lo porto in spalla e lui adora andare "a cavalluzzo di mamma" come dice lui!
Ci divertiamo un mondo!
Ma,se devo essere sincera,quanto mi manca portarlo avanti,sul petto.
Potevo abbracciarlo,un po' come dirgli....
Ti proteggo io.
Ma l'arte di essere mamma è anche questa.
Vederli crescere.
Non bloccarli.
Poterli proteggere comunque,in ogni situazione.
Guardarli camminare al tuo fianco,sorridendo,e lasciando andare quella lacrima che è impossibile nascondere.
Buon babywearing a tutte....Anzi.
A tutti 💗


Per leggere il mio precedente articolo sui vari tipi di supporto il link qui 👇👇👇👇👇👇👇





sabato 26 ottobre 2019

FRULLATO SPEZZA FAME DI MELA, KIWI E BANANA - ALIMENTAZIONE SANA

Ciao a tutti!

Eccoci tornati con una nuova ricetta Light e ricca di vitamine e sali minerali ❤️

FRULLATO DI MELA, KIWI E BANANA
ottimo sia in gravidanza sia per uno stile di vita sano!

INGREDIENTI x 1 frullato
2 kiwi
1/2 banana
1 mela verde
Acqua q. B.

PROCEDIMENTO
Per prima cosa laviamo la nostra frutta, la sbucciamo e la tagliamo a pezzi grossolanamente. Procediamo inserendo nel nostro mixer o bimby gli ingredienti.
Inseriamo prima i due kiwi poi a velocità bassissima delle lame inseriamo la banana e infine la mela. Se serve, per rendere il composto leggermente più liquido, aggiungiamo acqua poco alla volta fino ad ottenere la consistenza che ci piace. Il frullato dovrà essere sorseggiato e non mangiato con il cucchiaino!
Alla prossima ricetta, Simona♥️

lunedì 7 ottobre 2019

Stress e infertilità: esiste una relazione?

Stress e infertilità: esiste una relazione?

“Più desideri un figlio, più non arriva. Non pensarci”.
Quante di voi hanno ascoltato pronunciare queste parole?
Questa frase tocca nell’animo chi desidera la maternità e tante vorrebbero rispondere a chi le pronuncia
 “E’  facile parlare in questo modo, soprattutto tu che hai figli!!”
Chi desidera fortemente un figlio, attende con impazienza l’ovulazione, programma con il partner i rapporti sessuali e poi il mese successivo arriva il ciclo: rabbia, delusione, tristezza non fanno che infrangere le speranze e le aspettative, alimentare l’ansia e lo stress accumulati nei giorni precedenti.
I pensieri iniziano a ruotare intorno all’idea di diventare genitore e non esiste altro se non quello di procreare e, quando ciò non accade, i sentimenti di fallimento e di colpa per non essere riuscita a concepire incrementa la possibilità di sviluppare sintomi depressivi.

Vari studiosi hanno condotto delle ricerche  per  valutare il legame tra eventi  stressanti e infertilità in donne dai 18 ai 40 anni.
I risultati confermerebbero l’associazione tra i livelli di stress e fertilità nella donna.
Stress elevati durante la finestra ovulatoria riduce la probabilità di concepimento, in quanto i livelli ormonali variano impedendo l’ovulazione.

Intraprendere un percorso di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, aiuta la persona a prendere consapevolezza e imparare a gestire le proprie ansie e paure, a mettere in pratica attività di coping funzionali nell’abbassare i livelli di stress e – perché no? – creare un ambiente adatto all’ovulazione.


Dott.ssa Nicoletta Perilli
Psicologa Psicoterapeuta