martedì 8 gennaio 2019

Allattamento: come e quando smettere

#mammaHulksiracconta
#post51.0




Se mi chiedete oggi,a distanza di tre settimane,se fossi pronta a smettere di allattare,la mia risposta  è .....

Assolutamente NO!
No,non ero pronta.
Una madre non è mai pronta.
Una madre non nasce madre.
Non ha il manuale delle istruzioni.
Rinasce e si reinventa continuamente.
Il tempo con Noah sta volando,mi sembra cosí vicino il parto,invece mio figlio ha più di un anno e 25 giorni fa ho smesso di allattarlo.
Si.Ho allattato mio figlio 14 mesi.
Ed ho smesso solamente perché lui era pronto.
Io invece no.
Forse non lo sarei stata mai se avessi aspettato me.

L'allattamento è stato,per me,un periodo magico e bellissimo.
Noah non ha mai preso un'aggiunta e la sintonia si è creata dal primo momento.
Ricordo la nursery,il nostro primo/secondo incontro e ricordo come mi impegnai sin da subito a mettere in pratica tutto quello che avevo imparato durante il corso con Patty,ricordo quando in ospedale camminavo a mó di papera/zombie con le altre mamme a fare la poppata facoltativa delle 5,30 e delle 23,30 (non ho mai capito cosa ci dovesse essere di ""facoltativo"" nell'andare a stritolare di baci il proprio piccolino!!!)
Ricordo le canzoncine,poi mai abbandonate, mentre lo allattavo.
Tutt'ora me le chiede (si è inventato dei titoli tutti suoi,tutti nostri).
L'ho allattato sempre a richiesta,e siccome seguivo i suoi bisogni lui non ha mai richiesto il seno per """capriccio""".
Ma anche se lo avesse fatto,non ci sarebbe stato problema per me.

Ma come si smette di allattare?
Beh,mamme, ahimè dall'oggi al domani.
Con la crescita già si diminuiscono le poppate,introducendo gli alimenti.
Avendo svezzato Noah presto ed avendo introdotto tutti gli alimenti, oramai le poppate erano una di mattina appena sveglio e principalmente la notte.
Durante il giorno ,eccetto eventi straordinari, mangiava solamente pappe,frutta e pappettine varie.
Quindi,detto ciò, dopo aver ridotto gradualmente le poppate,ogni giorno è buono per smettere.
Io cercai di introdurre prima il latte vaccino poi,siccome non era di suo gradimento, quello caprino,di riso,di mandorla,di tutti i tipi immaginabili possibili,anche quello appena munto dalla pecorella a mio figlio non piaceva (e non piace tutt'ora) quindi ogni motivo era buono per me per ritardare questo distacco.
Perché "che gli do in alternativa?" Era il mio problema.
Quando compresi che il problema era il mio e che in alternativa c'è un sacco di cose buone e salutari(tipo frullati di frutta fresca o altre ricette allettanti per i piccini),feci un bel respiro e scelsi.

Ricordo le esatte parole che dissi a Noah quella sera,mentre lo allattavo.
Non sapevo fosse l'ultima volta che lo avrei fatto,forse in cuore mio si.
Gli dissi che è stato un periodo magico e bellissimo,e che sarebbe rimasto per sempre nel nostro cuore...."non me lo dimenticherò mai,piccolino mio....Ma ora arriveranno nuove avventure,altrettanto magiche" ed altre cose che preferisco non dire,ma che  rimarranno nel nostro cuore.
Lui con i suoi occhioni smise di ciucciare e mi disse sorridendo "mamma,mammia,tatte taaaaattie" (mamma mammina,latte,graaaaazie")
Scoppiai a piangere ed il giorno seguente passó tra Noah che alle ore "X" chiedeva il seno e piangeva da un lato ed io che piangevo dall'altro,una tragedia. Ma,per fortuna durava al massimo dieci minuti,poi si calmava.
Poi pensai di sostituire il momento della poppata con altro.
E così feci.
Quando iniziava a cercare il seno,vai con doppia razione di coccole,baci e solletichini!!! Funzionava!!!
Quello di cui Noah aveva bisogno in quei momenti era il contatto.
Più contatto ancora del solito.
Il sapere che,anche se non c'era più il seno,la sua mamma era lì ed è lì tutte le volte che vuole.
Ed io sono lì tutte le volte che mi cerca,per rassicurarlo,per dirgli che ci sono io con lui.
Tutt'ora mi guarda ,prende il capezzolo e, prendendomi in giro mi fa "maaaaammaaaa,teeeetta" e inizia a ridere ed io gli faccio il solletico e gli do tanti baci ed abbracci e gli dico che ci sono per lui.
La notte adesso dormiamo insieme,attaccati attaccati,abbracciati "zettizetti" (stretti stretti) come dice Noah.
Perché sia io che lui abbiamo da metabolizzare questo periodo.

Per me non è stato un periodo semplice,decidere seguendo i bisogni di mio figlio è giusto ma non sempre facile.
Fisicamente è stato doloroso: il seno si è gonfiato ed era duro come un mattone,ho avuto febbre ed i primi giorni,in presenza di molto latte,bisogna espellerlo manualmente,in modo tale che il seno capisca che il latte debba tornare indietro (mai usare la tiralatte poiché riproduce la suzione ed il messaggio che arriva al seno è di produrre latte).
Tutto questo non aiuta neanche emotivamente,è stato un distacco forte.
Io mi ero premunita già da tempo con dei fiori di Bach, "Chestnut",prendendone sia io che Noah prima di smettere,durante e qualche giorno dopo.
Ma,come ho detto all'inizio,non è mai facile lasciar andare. Non si è mai pronte.
Ma è necessario per continuare le naturali tappe della vita.

Qualche giorno fa ne parlavo con la mia amica Angela e quasi piangevamo tutte e due come delle bimbe.

È molto importante avere
 la consapevolezza di come iniziare ad allattare, sicuramente,ma avere un sostegno ed indicazioni nel terminare questa fase è altrettanto fondamentale.
Per me lo è stato.
Avere accanto una persona che ti chieda "Come stai? Come ti senti? Hai bisogno di parlarne?" È importante anche in questi momenti.
Dunque verrà affrontato,durante i corsi in associazione,anche questo delicato passaggio.


Ed ecco che proprio ieri,mentre sistemavo delle carte compare questo.
Il mio attestato di essere pronta per affrontare il viaggio "via lattea"....
Ricordo quella lezione sull'allattamento dove io e tutte le mie compagne eravamo super eccitate non sapendo la meraviglia che ci avrebbe atteso.
E si,ero pronta ad affrontarlo,l'inizio di uno dei viaggi più belli della mia vita,che porterò per sempre nel mio cuore.
No.Non ero pronta a terminarlo.


Adesso Noah si addormenta abbracciato abbracciato a me,con il viso sul mio petto.
Pelle a pelle.
Sorride,fa un sospiro e dice "bona ninna,mamma" e si addormenta,sognando cose belle,per lo più trenini direi 😂
Ed io osservo questo esserino splendido crescere,tra le mie braccia,una lacrima scende e tutto il mio amore esplode,come la prima volta che l'ho visto,quando scalò a ciucciare il mio seno,e quando i nostri cuori si incontrano e unirono davvero per la prima volta.
Augurando a tutte questa fortuna,
Buona via Lattea a tutte ❤️


P.s.
Questo articolo non vuole offendere la sensibilità di nessuna mamma.
È semplicemente la mia esperienza qui riportata.
Un abbraccio a tutte le mamme.
MammaHulk. ❣️

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