“Più desideri un figlio, più non arriva. Non pensarci”.
Quante di voi hanno ascoltato pronunciare queste parole?
Questa frase tocca nell’animo chi desidera la maternità e tante vorrebbero rispondere a chi le pronuncia
“E’ facile parlare in questo modo, soprattutto tu che hai figli!!”
Chi desidera fortemente un figlio, attende con impazienza l’ovulazione, programma con il partner i rapporti sessuali e poi il mese successivo arriva il ciclo: rabbia, delusione, tristezza non fanno che infrangere le speranze e le aspettative, alimentare l’ansia e lo stress accumulati nei giorni precedenti.
I pensieri iniziano a ruotare intorno all’idea di diventare genitore e non esiste altro se non quello di procreare e, quando ciò non accade, i sentimenti di fallimento e di colpa per non essere riuscita a concepire incrementa la possibilità di sviluppare sintomi depressivi.
Vari studiosi hanno condotto delle ricerche per valutare il legame tra eventi stressanti e infertilità in donne dai 18 ai 40 anni.
I risultati confermerebbero l’associazione tra i livelli di stress e fertilità nella donna.
Stress elevati durante la finestra ovulatoria riduce la probabilità di concepimento, in quanto i livelli ormonali variano impedendo l’ovulazione.
Intraprendere un percorso di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, aiuta la persona a prendere consapevolezza e imparare a gestire le proprie ansie e paure, a mettere in pratica attività di coping funzionali nell’abbassare i livelli di stress e – perché no? – creare un ambiente adatto all’ovulazione.
Dott.ssa Nicoletta Perilli
Psicologa Psicoterapeuta
Nessun commento:
Posta un commento